Un menù creativo, che si rinnova di stagione in stagione. Una selezione di materie prime di altissima qualità. Uno chef molto preparato e forgiato dalla gavetta fatta in giro per l’Europa, anche alla corte di stellati. Due proprietari che credono molto nella potenza enogastronomica del territorio. Sono questi gli ingredienti alla base del “Route 66“, il “Bistrot molisano” di Pozzilli, piccolo centro in provincia di Isernia.

I risotti
I risotti

Una volta entrati nel locale basterà scambiare due chiacchiere con lo chef Giuseppe Palazzo per accorgersi che non sarà semplicemente un pranzo o una cena, ma un’autentica esperienza gusto-olfattiva.

È lui a selezionare i prodotti del territorio, lavorarli e cucinarli. Ma – come ci tiene a precisare – sono loro, gli ingredienti, a comandare. Gli strumenti innovativi su cui può contare in cucina sono il perfetto mezzo per rispettare i prodotti e permettere che arrivino al meglio sui palati dei clienti. In cucina non si usa il gas, ma piastre a induzione, “roner” per cotture a bassa temperatura e forni di ultima generazione. “Possiamo curare la temperatura al cuore degli alimenti – dice lo chef – tenendo sotto controllo umidità in camera e calo peso. Tuteliamo le sostanze nutritive, senza dispersione di materie prime a vantaggio del ristoratore e del cliente che così ne può sentire a pieno il sapore e il profumo”.

I piatti che escono dalla cucina sono autentici capolavori di tecnica. Come l’uovo del bistrot: crema di patate, uovo in camicia e caviale di tartufo (di molecolare memoria). Oppure il crudo di pesce servito insieme a un piatto con del ghiaccio secco su cui viene versato del fumetto di pesce caldo, per regalare alla portata la parte olfattiva che altrimenti mancherebbe.

La pasta fatta a mano
La pasta fatta a mano

Troverete poi il “baccalà alla frantoiana“, con aglio, olio e peperoncino alleggeriti da moderne tecniche di cottura come il sottovuoto. Il menù invernale prevede anche “stufato di manzo sannita cotto a bassa temperatura su vellutata di patate“, una squisita “costata del Sannio alla griglia con friarielli venafrani” e un maialino alla birra artigianale locale con verza brasata. Per dessert, potrete imbattervi in una “Mela del Molise in vetro“, una sorta di composta di mele autoctone (zitella, limoncella e gelata)

“Il Molise esiste” ci dice Antonella, la proprietaria, sorridendo al momento dei saluti. Il Molise esiste ed è capace di grandiose avventure del gusto, aggiungiamo noi.

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