Una cucina vera, sincera, genuina. Buona e soprattutto sana. Chef preparati e innovativi. Prodotti del territorio straordinari, ancorati a una tradizione agricola, contadina. Mani che li lavorano con passione e competenza, un lavoro incessante sulla qualità e poi, eccoli qui, i riconoscimenti che arrivano. Sono tanti i ristoranti del Molise recensiti e consigliati da 3 delle maggiori guide nazionali di settore: “I ristoranti d’Italia 2017 – Le guide de L’Espresso”, “Ristoranti d’Italia 2017” del Gambero Rosso, “Osterie d’Italia 2017” di Slow Food.

Una panoramica del gusto che spazia dalle alte vette di Capracotta (IS) alle spiagge della costa di Termoli (CB) o di Campomarino (CB). Un segno che il Molise è sia in fase di scoperta dall’esterno che in fase di crescita dell’offerta gastronomica interna. Tanti sono i passi avanti fatti in direzione di qualità. I ristoranti premiati lavorano scegliendo la qualità, privilegiando prodotti del territorio, oli extravergini di qualità e vini locali.

 

I ristoranti d’Italia 2017 – Le guide de L’Espresso

Per la guida de L’Espresso il “Miglior ristorante del Molise” è “La Risorta Locanda del Castello“, situato a Civita Superiore, una piccolissima località abbarbicata sopra Bojano (CB). Una cucina dal “passo sicuro”, così viene definita da “L’Espresso”, che spicca per creatività con “attenzione estrema alla materia prima” e “strizzate d’occhio vintage”. Sempre a Bojano c’è “Da Filomena“, con pasta di casa ai legumi, carni e freschissime trote. Prendendo la strada verso l’Alto Molise tappa obbligata per la guida è la “Locanda Mammì“, gestita da una chef crescuta alla corte dello stellato Niko Romito. A Campobasso vengono recensiti “La Grotta da Concetta” e “Miseria e Nobiltà“, mentre “Aciniello” viene solo segnalato. Rimanendo in Alto Molise immancabile è una capatina a “L’Elfo” a Capracotta (IS), mentre scendendo dalle alte vette verso la collina ci si può fermare a pranzo da “O’ Pizzaiuolo“, a Isernia. A Oratino (CB) c’è “Olmicello“, mentre dirigendosi verso il Basso Molise, prima di arrivare sulla costa, ci si può fermare per un pasto all'”Osteria del Borgo” di Larino (CB) o a “La Nostrana” di Montelongo (CB). Una volta avvistato il mare adriatico all’orizzonte c’è un’ampia scelta: “da Nonna Rosa” a Campomarino (CB) e ben 5 ristoranti a Termoli: “Da Adele“, “Federico II“, “Osteria dentro le mura“, “Svevia” e “Don Giovanni“, che viene solo segnalato. Tra le migliori pizzerie è segnalata “La Taverna dei Re“, di Vinchiaturo (CB)”.

 

Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso

Il ristorante “L’Elfo“, di Capracotta viene posto dal “Gambero Rosso” tra i 21 migliori ristoranti d’Italia che hanno ricevuto un premio nel rapporto qualità/prezzo. Vengono poi segnalati la “Locanda Mammì” di Agnone, “Da Filomena” di Bojano, “La Risorta Locanda del Castello” di Bojano, “Miseria e nobiltà” di Campobasso, “Da Nonna Rosa” di Campomarino, “Gold” di Castelmauro (CB), “Ribo” a Guglionesi (CB), “Le Panche” di Pescopennataro (IS), la “Locanda Belvedere” di Rocchetta al Volturno (fraz. Castelnuovo) (IS), la “Locanda Monaco” a San Martino in Pensilis (CB), “Perbacco” di Sant’Angelo Limosano (CB), “L’Opera” di Termoli, “Z’ Bass“, sempre a Termoli e infine il “Quadrifoglio” a Venafro (IS).

 

Osterie d’Italia 2017 – Slow food

Sono inserite nella guida di “Slow Food”: la “Locanda Mammì” di Agnone, “Borgo Antico” di Bojano, “Da Filomena” di Bojano, “Aciniello” di Campobasso, “La Grotta da Concetta” di Campobasso, “Da Nonna Rosa” a Campomarino, “Guado Cannavina” a Capracotta, “L’Elfo” a Capracotta, “Da Adriano” a Carovilli (IS), “Osteria del Borgo” di Larino e “Osteria dentro le Mura” di Termoli. Le “chiocciole”, speciali riconoscimenti sono stati assegnati a “La Grotta da Concetta” e a “Osteria dentro le Mura

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