La presa della Bastiglia di Parigi era avvenuta da pochi anni. In diverse zone d’Italia si diffondevano i moti rivoluzionari. Napoleone imperversava in Europa. Ma circa 200 anni fa succedeva anche altro. Ad esempio che alcuni monaci introducessero il vitigno “Tintilia” nel territorio che corrisponde alla Regione Molise. Oggi, a distanza di due secoli, c’è chi è rimasto fedele a quel vitigno originario, utilizzandone gli innesti per produrre un vino di eccellenza, completamente molisano, dal campo alla vendita.

È la cantina “Colle Sereno“, con sede a Petrella Tifernina, in provincia di Campobasso, e circa 90 ettari di vigneti sparsi tra la sede principale, il paese di Mirabello e quello di Campomarino. Territori montuosi e spianate sul mare, a testimonianza di una produzione completamente al servizio delle esigenti richieste dell’uva. 20150910_122955

La “Tintilia”, fiore all’occhiello della produzione della cantina “Colle Sereno”, nasce da ceppi di un vitigno che vanta circa 200 anni di età, piantati e ripiantati sui terreni aspri e scoscesi, tipici di questa uva. Una caratteristica unica che richiede tempi di crescita dei filari più lunga (circa 5-6 anni) rispetto a quelli garantiti dalle barbatelle acquistate in vivaio.20150910_123325

La produzione aziendale è di circa 120 mila bottiglie l’anno, ma con ampi margini di crescita. Ad accompagnare la “Tintilia” ci sono il Merlot, il “Rosso Molise” (Montepulciano), il “Cabernet” e anche ottimi bianchi come lo “Chardonnay”, la “Falanghina” o il “Greco”.

Le botti in cui il vino viene conservato sono di castagno e rovere e hanno la grana “fina”: permettono cioè a pochissima aria di passare. Per questo il vino necessita di un periodo maggiore di “riposo”. Tutto ciò, naturalmente, in favore della qualità del prodotto.20150910_123103

Vino biologico e biodinamico. A “sorvegliare” sulle uve ci sono grandi ulivi che seguono il contorno dei vigneti come delle sentinelle, riparando i filari dalle intemperie. Nel caso della “Tintilia” non esistono macchine nel processo produttivo, addirittura anche la spremitura delle uve viene effettuata a mano nei tini, come una volta. Il risultato è stupefacente.

La sostenibilità aziendale è assicurata dal fotovoltaico che fornisce tutta l’energia elettrica di cui la cantina ha bisogno. Un gioiello produttivo, interamente molisano: dalla raccolta nei vigneti, passando per la produzione fino alla commercializzazione.

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