Delicato, quasi etereo. Luminoso e brillante, come una preziosa perla. Il fagiolo “a confetto” di Acquaviva è una produzione autoctona molisana, di altissima qualità, con radici ben salde nel territorio del Comune di Acquaviva d’Isernia. L’ecotipo detto “confetto” è caratterizzato dal colore bianco tipico del dolciume, ha una forma simile ad una grossa perla, il suo baccello è chiaro, largo e lungo. È coltivato a 600 /750 metri di altezza, senza utilizzo della chimica, sfruttando i benefici del terreno della zona del bacino del fiume Volturno.IMG_1447 Ha un elevato contenuto in vitamine, fibre, proteine ad alto valore biologico e sali minerali. La sua buccia è sottile, la polpa cremosa e mostra un’estrema facilità di cottura. Ottimo l’abbinamento con i piatti di pesce.

La produzione di questi legumi è ormai in mano a pochi contadini, ma rischia di scomparire perché la porzione “giovane” della popolazione non sta proseguendo nella tradizione della coltivazione.

Accanto alla tipologia più famosa, il “confetto” per l’appunto, esistono il fagiolo giallo (un borlotto di colore beige) e il fagiolo “della Regina” (più grande, bianco e dalla forma schiacciata). Il seme viene tramandato di generazione in generazione: rappresenta perciò un patrimonio inestimabile della memoria di un territorio. Proprio per tenere viva la tradizione il 17 ottobre viene organizzata la “Sagra del Fagiolo“, promossa da un’associazione socio-culturale nata sul territorio.

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