Due gemelli tra mucche, pascoli e prodotti di alta qualità: ecco il Caseificio Di Iulio

Questa è una storia di aria buona, fieno fresco, un centinaio di mucche e due giovani gemelli che se ne prendono cura, le coccolano, le mungono e poi ne lavorano il latte, dando vita a produzioni casearie di altissima qualità. Sant’Elia a Pianisi, provincia di Campobasso, verso il confine con la Puglia. Antonio e Francesco sono fratelli, hanno 26 anni e da poco meno di 9 mesi hanno iniziato a fare i casari. Probabilmente i più giovani casari del Molise, impegnati nel gestire in prima persona tutte le attività della loro azienda, il Caseificio Di Iulio, dalla cura degli animali alla produzione di formaggi. Una passione, la loro, ereditata dalla nonna che produceva formaggi e scamorze. A loro è toccato il salto di qualità, mettere su una vera e propria azienda che conta su circa 100 frisone e pezzate rosse, che vivono tra la stalla e i terreni circostanti adibiti al pascolo.

Essendo giovanissimi hanno dalla loro parte l’inclinazione naturale all’innovazione. Macchinari moderni e tecniche di lavorazione rapide e puntuali. Entrati nel loro laboratorio, dove ogni giorno vengono lavorati circa 5 quintali di latte di alta qualità, ci si accorge immediatamente della maniacale attenzione ai dettagli. Le temperature vengono controllate accuratamente, così come il pH della cagliata. È conseguenza naturale, con questa cura, che i prodotti siano straordinari. Scamorze passite (anche al tartufo), ricotte, caciocavalli (anche stagionati in grotta o al tartufo), caciotte speziate (al peperoncino, alla rucola, alle noci o al tartufo). Poi c’è la linea del fresco: yogurt, robiola e stracchino, a testimoniare che per mangiare un ottimo stracchino non bisogna andare in Lombardia o in Veneto, va bene anche avventurarsi per queste vallate.

Spesso Antonio e Francesco si alternano: mentre uno lavora in laboratorio (dove c’è un piccolo punto vendita), l’altro gira per i mercatini dei paesi vicini con i prodotti. Tra allevamento, pascoli e laboratorio di produzione non passano più di 50 metri. Non è una filiera, è un attimo.

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