Materie prime di eccezionale qualità, produzioni a km 0, cibo sano, metodi genuini. Tipicità pregiate come il tartufo, pure come l’acqua delle sorgenti del Matese. E poi il vitigno autoctono regionale, la Tintilia, la pasta, l’olio, i prelibati latticini e i formaggi come il caciocavallo, il succoso pomodoro di Montagano, la golosa pampanella di San Martino. Il Molise si mette in mostra ad Expo, da domani, venerdì 17 giugno.

Non ci sarà, ovviamente, solo cibo. Verrà esposto un modellino in terracotta di una biga, con cavalli al galoppo e auriga, rinvenuto in una sepoltura e mai mostrato in pubblico e ritenuto “eccezionale” dagli archeologi.

Il Molise è una terra ricca di sorprese, un territorio vergine che meraviglia il visitatore: dal parco eolico del Pendio Colle dell’Orso alle sorgenti sul Matese, dai borghi al circuito dei castelli, dagli uliveti ai tratturi, dalle vestigia dell’antica città romana di Saepinum al duomo di Termoli e all’anfiteatro di Larino, dal museo paleolitico di Isernia al sito di Altilia e al teatro di Pietrabbondante. Saranno trasmessi filmati tematici dedicati alle tradizioni storiche, come la Transumanza, e ai Sanniti. Ma anche proiezioni che racconteranno la forgia dei coltelli di Frosolone, la fabbricazione della zampogna di Scapoli, la fusione di una campana ad Agnone e le “macchine” viventi di Paolo Saverio Di Zinno per i Misteri di Campobasso.

Lo slogan “Fuori dai luoghi comuni. Sincerely, Molise” racchiude le mille sfaccettature di una Regione sincera, timida, genuina e ospitale.

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